Il collettivo hacker più famoso al mondo ha ufficialmente iniziato una cyber-guerra contro il governo russo.
Poco dopo la loro dichiarazione, gli hacker avevano già messo in down vari siti, violando e oscurando quelli più importanti.
#Anonymous ha violato il ministero della Difesa russo e prende di mira le aziende russe.
La cyber gang Anonymous si è data subito da fare: ha violato il ministero della Difesa russo e ha fatto trapelare i dati dei suoi dipendenti in risposta all’invasione dell’Ucraina. Un altro obiettivo sensibile colpito è stato il sito web della stazione di propaganda russa #RTNews (uno dei più importanti siti per la diffusione di notizie di guerra, controllato proprio dalle autorità russe).
Il gruppo di cyber criminali si è appropriato anche del controllo della rete televisiva. In tutte le case le televisioni mostravano ininterrottamente un solo e unico filmato, con un solo e unico scopo: mettere i cittadini russi di fronte alla verità della guerra in corso. Infatti, notizia di ieri, Vladimir Putin aveva ordinato una maggior censura su cosa era possibile mostrare, ogni tipo di programma doveva prima passare sotto il controllo del governo.
Anonymous ha saltato la fila dei controlli e ha infilato nei televisori un montaggio della guerra in corso con in sottofondo una canzone russa di Monatyk.
Attualmente il sito web del Cremlino ( Kremlin.ru ) è irraggiungibile e Anonymous ha minacciato anche la Federazione Russa e le organizzazioni private di futuri attacchi.
#Anonymous rivendica di aver diffuso in rete dati di militari russi.
È questa una delle ultime iniziative intraprese dalla rete decentralizzata di hacktivisti digitali: i dati dei militari russi diffusi online.
L’annuncio è rimbalzato in pochi minuti attraverso numerosi canali Twitter, dopo che Anonymous ha condiviso in rete un archivio contenente un file che elenca 118 account di posta elettronica e relative password, che rispondono ai domini gov.ru e mil.ru, riconducibili a sistemi istituzionali di Mosca.
L’iniziativa si inserisce in una serie di missioni compiute da attivisti e hacker in tutto il mondo per manifestare dissenso nei confronti dell’invasione russa dell’Ucraina, verso la quale tutti sembrano esprimere solidarietà. I disservizi registrati nelle scorse ore su questi portali sono dovuti ad attacchi DDoS: che inondano un sistema di richieste per portarlo al collasso.
Tutto ciò è una rappresaglia contro la tirannia di Putin. Anonymous ha sottolineato che la loro intenzione non è prendere di mira i cittadini russi, ma solo il loro governo: “Anonymous non è in guerra contro la Russia. Siamo in guerra contro Putin”, ha scritto su Twitter il collettivo.
“Vogliamo che il popolo russo capisca che sappiamo che è difficile per loro parlare contro il loro dittatore per paura di rappresaglie” afferma, invitando gli hacker di tutto il mondo ad unirsi nella lotta e a supportare la causa ucraina.